- Sep 9, 2025
Indicazione di origine in etichetta: hanno perso i consumatori (di nuovo), cosa cambia dal 1 gennaio 2026
- Monia Caramma
- La verità vi prego sul cibo
- 2 comments
Correva l'anno 2017 quando il Ministero dell'Agricoltura ancora non si fregiava dell'aggiunta "e della Sovranità alimentare" e quando, con un grande atto di coraggio, l'allora Ministro Martina firmò 2 decreti per rendere obbligatoria l'indicazione dell'origine su pasta, riso. Per evitare che l'UE si stizzisse tali norme furono definite "sperimentali". Italia 1, Europa 0.
Negli anni la trasparenza sulla provenienza è stata applicata a varie categorie:
Decreto 9/12/2016, origine del latte usato in tutti i prodotti lattiero-caseari Made in Italy,
Decreti 26/7/2017 sull’etichettatura obbligatoria della provenienza del grano nella pasta, e del risone nel riso,
Decreto 16/11/2017, indicazione obbligatoria d’origine del pomodoro e suoi derivati (sughi, salse etc..),
Decreto 6/08/2020 carni suine trasformate.
Poi, però qualcosa è cambiato nel silenzio generale. Il 23 Dicembre 2024 ben 3 Ministeri: Agricoltura (e della Sovranità), Imprese, Salute hanno deciso che non si può continuare a dare trasparenza ai consumatori quindi l'indicazione di origine in etichetta sparirà a partire da 1 Gennaio 2026.
Cosa significa per noi ferventi lettori di etichette? Sui prodotti convenzionali e fatte salve le indicazioni del Reg UE 1169/2011 non troveremo più l'origine di:
Riso;
Paste alimentari di grano duro, escluse quelle speciali;
Derivati del pomodoro, inclusi sughi e salse in cui il pomodoro costituisce almeno il 50% del peso netto totale;
Latte e prodotti lattiero-caseari, destinati al consumo umano;
Carni suine trasformate, comprese quelle macinate, separate meccanicamente e le preparazioni a base di carne suina.
A proteggerci ci sarà solo il Reg. UE 1169 che, in modo semplicistico prevede l'indicazione dell'origine della materia prima SOLO se si vanta il claim "prodotto in Italia" o "Made in Italy" (o altra nazione). Ecco un esempio: se una confezione di pasta (sugo, riso, etc..) vanta in etichetta la scritta "prodotto in Italia" ma l'ingrediente primario ha origini turche, allora è obbligatorio specificare "Origine della materia prima: Turchia" se rappresenta più del 50% del prodotto o è abitualmente associato alla sua denominazione. Una "Crema spalmabile alla nocciola" deve riportare l'origine delle nocciole (ingrediente primario) perchè usa la specifica indicazione di questa frutta secca o se il prodotto finito ne contiene più della metà.
Macchinoso ma non impossibile da comprendere.
Noi consumatori nel frattempo ci adattiamo ad una globalizzazione e spersonalizzazione che non vogliamo.
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2025/02/12/25A00888/sg