Caseina A1 vs A2: cosa cambia davvero nel latte

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di latte “A2”, presentato come più digeribile rispetto al latte comune. Al centro del dibattito ci sono due varianti della beta-caseina, una delle proteine più abbondanti del latte: A1 e A2. Capire cosa le distingue aiuta a scegliere con consapevolezza, senza cadere in promesse esagerate.

Cos’è la beta-caseina e cosa significa A1 o A2

• La caseina è la principale famiglia di proteine del latte; la beta-caseina è una delle sue componenti.

• A1 e A2 sono varianti genetiche della beta-caseina, determinate da una singola differenza di amminoacido nella posizione 67 della proteina: A1 ha istidina, A2 ha prolina.

• Questa piccola differenza modifica il modo in cui la proteina viene “tagliata” durante la digestione.

Il ruolo della digestione e del peptide BCM‑7

• Durante la digestione, la beta-caseina A1 può rilasciare un peptide chiamato beta-casomorfina-7 (BCM‑7), con attività oppioide debole.

• La presenza della prolina nella A2 rende il legame più difficile da scindere; di conseguenza, dal latte A2 si libera molto meno BCM‑7 (spesso trascurabile).

• La quantità reale di BCM‑7 che raggiunge l’intestino dipende anche da fattori come trattamento termico, fermentazione e microbiota individuale.

Cosa dice la ricerca su salute e tollerabilità

• Apparato digerente: alcuni studi clinici controllati indicano che, in persone che riferiscono fastidi con il latte A1 (comune), il beta-caseina A2 è associato a meno gonfiore, dolore addominale e alterazioni dell’alvo, e a marcatori infiammatori fecali più bassi.

• Bambini e lattanti: alcune formule per lattanti a base di beta-caseina A2 sono comparse sul mercato e studi preliminari suggeriscono una migliore tollerabilità gastrointestinale. Tuttavia, la scelta della formula deve sempre avvenire con il pediatra.

Dove si trova la beata A2

• Razze bovine: la beta-caseina A2 è più comune in razze come Guernsey e in parte Jersey; la A1 è frequente nelle Holstein-Friesian. Molti allevamenti selezionano oggi vacche con genotipo A2/A2 per produrre latte “solo A2”.

• Altri latti: capra e pecora hanno beta-caseine più simili al tipo A2; per questo alcuni soggetti riferiscono migliore tolleranza a questi latti, anche se restano presenti lattosio e potenziali allergeni.

• Etichettatura: “100% A2” o “A2/A2” indica latte proveniente da vacche geneticamente testate per produrre solo beta-caseina A2.

Impatto su yogurt, formaggi e lavorazioni

• Pastorizzazione e UHT non trasformano A1 in A2 (la variante dipende dalla genetica dell’animale), ma possono influenzare la struttura proteica e la successiva digestione.

• Fermentazione e stagionatura: i microrganismi degradano le proteine e spesso riducono la presenza di peptidi come BCM‑7. Un formaggio prodotto con latte A2, in ogni caso, non contiene beta-caseina A1 e quindi non può rilasciare BCM‑7 da A1 durante la digestione.

• La distinzione A1/A2 è genetica e si testa con analisi del gene CSN2 nelle vacche. Solo animali A2/A2 producono esclusivamente beta-caseina A2.

• Il latte di una mandria mista contiene entrambe le varianti; per vendere “solo A2” occorre selezionare e tracciare la filiera.

Domande pratiche e consigli

• Hai disturbi con il latte ma i test per intolleranza al lattosio sono negativi? Potresti provare per 1–2 settimane latte A2 al posto del latte abituale e valutare i sintomi. Se migliorano, potresti essere tra i soggetti sensibili alla A1.

Ricapitolando

• Differenza chiave: un singolo amminoacido nella beta-caseina (istidina in A1, prolina in A2) cambia la digestione e il potenziale rilascio di BCM‑7.

• Impatto clinico: alcune persone riferiscono migliore tolleranza con latte A2

Bibliografia

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Immagine: https://a2milknutrition.com/a1-a2-protein-explained